Per la pace perpetua by Immanuel Kant

Per la pace perpetua by Immanuel Kant

autore:Immanuel Kant [Kant, Immanuel]
La lingua: ita
Format: mobi, epub, azw3
editore: BUR
pubblicato: 2013-09-12T22:00:00+00:00


1. — Anche se un popolo non fosse costretto da discordie interne a sottostare alla costrizione di leggi pubbliche, vi sarebbe costretto dalla guerra esterna, e questo per la suddetta disposizione della natura, secondo cui ogni popolo si trova vicino un altro popolo che ve lo costringe e contro il quale deve costituirsi internamente a stato per essere pronto a opporsi ad esso come potenza. Ora, la costituzione repubblicana è l’unica che si adatti perfettamente al diritto degli uomini, ma è anche la più difficile a stabilirsi e ancor più difficile a conservarsi, tanto che molti ritengono che dovrebbe essere uno stato di angeli, perché gli uomini, con le loro tendenze egoistiche, non sarebbero capaci di una costituzione di forma così sublime. Ma la natura, proprio per mezzo di quelle tendenze egoistiche, viene ora in aiuto della volontà generale fondata sulla ragione, onorata ma in pratica impotente, così che dipende solo da una buona organizzazione dello stato (che è in potere degli uomini) comporre insieme le forze, per modo che l’una arresti l’altra nei suoi effetti disastrosi, oppure toglierle di mezzo. In tal modo il risultato per la ragione è come se tali forze non ci fossero, e così l’uomo è costretto a essere, se non buono da un punto di vista morale, almeno un buon cittadino. Il problema dello stabilirsi di uno stato è risolvibile, per quanto dura possa sembrare l’espressione, anche da un popolo di demoni (se sono intelligenti). Il problema è questo: «come ordinare una moltitudine di esseri ragionevoli, che desiderano tutti, per la loro conservazione, di sottoporsi a leggi pubbliche, anche se ognuno, nel suo intimo, tende a sottrarvisi; e come dare a esseri di questa specie una costituzione tale che, malgrado i contrasti dovuti alle loro intenzioni private, queste si neutralizzino l’una con l’altra, in modo che essi nella loro condotta pubblica si comportino come se non avessero nessuna cattiva intenzione». Un tale problema deve poter essere risolto. Non si tratta infatti di un miglioramento morale degli uomini, ma solo del meccanismo della natura, cioè di sapere come poterlo utilizzare tra gli uomini, onde comporre il contrasto dei loro sentimenti non pacifici entro un popolo, in modo che essi si debbano sentire costretti ad accettare, nei loro rapporti reciproci, leggi coattive, e a instaurare così uno stato di pace, in cui le leggi abbiano vigore. Anche negli stati attualmente esistenti si può vedere che, benché imperfettamente organizzati, nella loro condotta esterna sono molto vicini a ciò che prescrive l’idea del diritto, anche se la causa di questo non è certamente la moralità interna (poiché non è da essa che nasce una buona costituzione dello stato; al contrario, è proprio da quest’ultima che c’è da aspettarsi la buona educazione morale del popolo).20

Con ciò il meccanismo della natura, per mezzo delle tendenze egoistiche che naturalmente agiscono le une contro le altre nei rapporti esterni, può essere usato dalla ragione quale mezzo per giungere al proprio scopo, cioè al precetto del diritto, e con ciò favorire e assicurare, per quel che dipende dallo stato, la pace interna ed esterna.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.